Commemorazione di Mario Grecchi

Oggi, lunedì 18 marzo 2024, presso l’Istituto Comprensivo Perugia 6 “Mario Grecchi” di Castel del Piano si è svolta la cerimonia di commemorazione in ricordo della morte di Mario Grecchi, partigiano e simbolo della lotta per la libertà e della Resistenza, che venne fucilato a Perugia, presso il poligono di tiro di Borgo XX Giugno, il 17 marzo 1944. La cerimonia si è svolta presso l’Auditorium della Scuola Secondaria di I grado alla presenza del Dirigente Scolastico Prof.ssa Anna Rita Troiano, del Presidente del Lions Club Perugia Giovanni Riccardo Baldelli, del professor Tommaso Rossi, studioso di storia contemporanea, insieme a tutte le classi terze dell’Istituto e ai docenti accompagnatori dei ragazzi. A distanza di ottant’anni dal tragico evento, la Scuola ha deciso di commemorare la morte di Mario Grecchi eponimo della scuola, ricordando allo stesso tempo il suo coraggio e il suo impegno nella lotta contro l’oppressione: “Per ricordare -come ha detto il Dirigente Scolastico – quanto è successo, affinché non si ripeta ciò che è accaduto”, citando un passo della poesia “Se questo è un uomo” di Primo Levi.

Dopo una breve introduzione su M. Grecchi, sono stati presentati ed illustrati alcuni proclami dei partigiani dell’epoca, sono state lette, da parte di alcuni allievi, la lettera di commiato di Mario ai suoi genitori e la sentenza di morte proclamata dal Tribunale di Guerra del tempo. Immediatamente dopo, in un clima di grande commozione, è stato cantato l’Inno di Mameli da parte di tutti i partecipanti presenti alla cerimonia: cantare l’Inno di Mameli è sempre un’esperienza che riempie il cuore di emozioni e fa sentire tutte le persone coinvolte profondamente legate alla propria patria. È stato un momento di grande coinvolgimento, di orgoglio e di rispetto per la storia e le tradizioni del nostro paese che i ragazzi hanno mostrato di comprendere appieno.

Successivamente si è svolto l’intervento del Presidente del Lions club, ufficiale in congedo dell’esercito, che ha illustrato brevemente la storia dell’associazione filantropica internazionale, a partire dal nome e dai suoi numerosi iscritti per arrivare alle finalità della stessa. Quindi, si è svolto l’intervento del Prof. Rossi che ha parlato della vita di Mario Grecchi, introducendo anche un mirabile excursus di storia contemporanea dall’Unità d’Italia, alla fine della I Guerra mondiale, toccando i problemi del dopoguerra e della nascita del Fascismo. In particolare, il professor Rossi si è poi premurato di spiegare in modo dettagliato le vicende personali di Mario Grecchi: dal trasferimento a Perugia della sua famiglia, alla sua decisione di seguire le orme del padre ed entrare in una scuola militare di Milano, fino alla sua risoluzione di voler entrare nella Resistenza e combattere in Umbria. Ci è stato presentato un giovane pieno di ideali e di passione per la giustizia che non ha esitato a sacrificare la propria vita per difendere i valori in cui credeva ed sono stati messi in rilievo il suo coraggio e la sua determinazione che hanno ispirato molti altri giovani del tempo, contribuendo così in modo significativo alla liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista. È stata poi ricordata la sua cattura cruenta durante i rastrellamenti del 6 marzo 1944, il suo ferimento e il suo forzato mantenimento in vita, mediante trasfusione di sangue, per poter essere fucilato il giorno 17 marzo e sono stati letti documenti importanti del cappellano che ricevette le sue ultime parole e volontà: la sua morte resta ancora oggi un monito contro ogni forma di totalitarismo e di oppressione e la sua memoria continua a vivere nei cuori di coloro che credono nella libertà e nella democrazia. Infine, si è svolto un dibattito con la presentazione dei progetti incentrati sulla figura di Mario Grecchi svolti durante il corrente anno scolastico e con alcune domande da parte degli allievi ai partecipanti, i quali hanno ribadito l’importanza del ricordo di azioni esemplari e quanto sia giusto rendere omaggio alla memoria di tali gesti nel modo più degno possibile.

Successivamente vi è stata la consegna dell’emblema araldico e della bandiera italiana all’Istituto I.C. Perugia 6 e in un clima di grande solennità e sobrietà si è conclusa la commemorazione per la morte di questo giovane partigiano e patriota che deve essere commemorata con il rispetto e l’ammirazione che merita, affinché la sua memoria continui a ispirare la lotta contro ogni forma di oppressione e ingiustizia e il suo esempio possa guidare ed orientare sempre sulla strada della libertà e della dignità umana.